La LOGOPEDIA avanza sempre più, ad ampi passi e in diverse aree con competenze specifiche, aumentando la necessità di ulteriori chiarimenti e con solide basi nel campo della fisiologia e dalla neurologia.

Le nuove tecnologie sono diventate parte della nostra vita quotidiana e con questo abbiamo bisogno di partecipare a nuovi campi di azione con concetti e pratiche che sono correlati con l’attuazione nel campo della voce, della disfagia, della motricità orale, dell’estetica, del linguaggio. Senza dubbio non abbiamo limiti e così abbiamo tante possibilità di avanzare, ancora di più, nella conoscenza in Logopedia.

L’ELETTROSTIMOLAZIONE che si è sviluppata in altre aree, ad es. nella fisioterapia, è diventata parte della Logopedia partendo dal Fonoaudiologo Bruno Guimarães (1998 / Brasile). Nell’attualità è riconosciuta come un approccio terapeutico efficace nella terapia logopedica ed è importante sottolineare che non annulla il lavoro del logopedista, nonostante la rapidità ed efficienza dell’apparecchio nella trasmissione dello stimolo su gruppi muscolari o punti motori poiché non lavora in modo specifico sulla funzionalità dei muscoli, essendo necessario la conoscenza e il ragionamento clinico per ogni caso.

Conosciuta come una tecnica non invasiva, applicata per via transcutanea attraverso gli elettrodi, questa risorsa, combinata con la logopedia convenzionale, mira a potenziare gli esercizi, accelerando il processo di recupero del paziente.

Modalità e Applicabilità Terapeutica

L’Elettrostimolazione neuromuscolare (EENM) consiste nel passaggio di impulsi elettrici che stimolano le terminazioni nervose sensoriali e delle fibre muscolari. Viene applicata una corrente di Stimolazione Elettrica Funzionale (FES) per promuovere la resistenza e la contrazione muscolare e la Stimolazione Elettrica Transcutanea (TENS) per l’analgesia e rilassamento.

Disfagia 

L’elettroterapia mira a stimolare strutture neuromuscolari e neurosensoriali con la finalità di realizzare la formazione d’engrammi, che possono facilitare l’elaborazione dei movimenti tracciati nei programmi di rieducazione. “La disfagia orofaringea deve essere intesa come un disturbo della deglutizione, con segni e sintomi specifici. Essa si caratterizza per l’alterazione, in qualsiasi fase o tra le fasi, della dinamica della deglutizione e può essere congenita o acquisita dopo la compromissione neurologica, meccanica oppure psicogenica, in grado di portare pregiudizio in relazione agli aspetti nutrizionali, di idratazione, dello stato polmonare e del piacere alimentare e sociale dell’individuo”.  (Furkim e Silva, 1999).

L’uso dell’EEF o dell’EENM in Disfagia viene dalla possibilità di trattare i pazienti per stabilire o ristabilire le condizioni minime di contrazione, funzionalità muscolare, propriocezione e sinestesia legate direttamente e indirettamente alla mobilità laringea, alle fasi della deglutizione e alla produzione della voce (Guimarães, 2013).

Voce 

La Stimolazione Elettrica Transcutanea a bassa frequenza (TENS) nella modalità di agopuntura ha dimostrato di essere un modo molto efficace per l’analgesia e il rilassamento delle strutture con dolore cronico e/o livelli di tensione muscolare, coinvolgendo l’intero sistema che partecipa alla produzione della voce. Il rilassamento laringeo è una necessità da ottenere nei casi di disfonie disfunzionali dovute alla tensione della muscolatura estrinseca e intrinseca della laringe che compromette non solo la qualità vocale, ma anche l’escursione laringea, e può anche favorire l’ipertrofia dei ventricoli laringei, asimmetria tra aritenoidi, cambiamento nella modalità respiratoria e nel ritmo, nella risonanza e nel parlato.

Paralisi Facciale

Il modo ideale per applicare l’elettrostimolazione nei casi di paralisi facciale è utilizzare le varie forme di stimolazione che vanno dalla stimolazione sensoriale, attraverso un’attivazione sensomotoria senza tetania e calcolando il numero di contrazioni che dovrebbero inizialmente essere in piccoli numeri. E’ importante stimolare sia a livello intraorale che extraorale e accompagnando “sempre” con esercizi funzionali e con manovre necessarie. L’elettrostimolazione, se usata con la conoscenza di ciò che ciascuna corrente e le sue frequenze possono riuscire a stimolare, produce risultati molto favorevoli.

Motricità Orofacciale

Ci sono molte possibilità per l’uso dell’elettrostimolazione:  in  analgesia, nell’attivazione sensoriale, nell’attivazione motoria, per il rilassamento, per la contrazione, per l’allungamento muscolare, dopo interventi chirurgici ortognatici,  DTM, bruxismo, estetica facciale, russamento e apnea, in caso di ipotonia muscolare o ipertonia intra o extraorale. Pertanto, è necessario avere una buona dell’elettrostimolazione in relazione alla conoscenza elettrofisiologica, comprendendo chiaramente come utilizzare le correnti e come associarle agli esercizi funzionali.

Logopedia Estetica 

L’elettrostimolazione può contribuire all’universo della motricità orofacciale, anche a fini estetici, applicata con ragionamento clinico, favorisce l’armonia delle strutture e delle asimmetrie facciali, rimodellando i muscoli attraverso la contrazione passiva e l’allungamento intra ed extraorale, compresa la prevenzione, la levigatura delle rughe e/o solchi esistenti. Prevenire, trattare anche ritardare gli effetti dannosi del tempo sono obiettivi che possono essere stabiliti e raggiungibili. Russamento/Apnea – La roncopatia è una condizione molto frequente e provoca, durante l’inspirazione e/o l’espirazione, un rumore prodotto dalla vibrazione del palato molle, dei pilastri tonsillari e di altri tessuti dell’orofaringe. L’elettrostimolazione può essere applicata in combinazione con tecniche ed esercizi che mirano a migliorare il palato molle, legati ai muscoli (resistenza, forza e velocità di reazione e contrazione), attraverso stimolazioni che cercano di aumentare la sensibilità e la condizione di contrazione dei muscoli che compongono la struttura velare..

Conclusione

L’elettrostimolazione è una delle nuove possibilità nel processo di riabilitazione combinato con la terapia convenzionale e viene incontro ai professionisti che cercano di aggiungere al processo terapeutico la tecnologia come supporto, potenziando e accelerando i risultati. Allo stesso modo come per altre aree della salute, anche la logopedia viene continuamente rinnovata attraverso studi e ricerche che danno vita a nuovi concetti e ampliano la sua pratica. Quindi la logopedia avanza, l’elettrostimolazione associata alla conoscenza di base della terapia logopedica , si rivela una grande alleata dei logopedisti  interessati ad ampliare e a modernizzare la loro area di attività.

Bibliografia

1) GUIMARÃES, B.T.L, GUIMARÃES Maria S. M. – Eletroestimulação Funcional (EEF) em Disfagia Orofaringea; Editorial PULSO 2013; 2) FURKIM, A.M.; SILVA, R.G. Programa de reabilitação em disfagia neurogênica. São Paulo, Frontis Editorial, 1999/2000; 3) Low J, Reed A. Eletroterapia explicada: princípios e prática. 3. ed. São Paulo: Manole, 2001. Autori LEPRI, Juliana Ribeiro, Fonoaudióloga CRFª 5664. GUIMARÃES,  Bruno T. de Lima ,Fonoaudiólogo CRF 3791.